Coronavirus. Volevate i tagli alla Sanità? Adesso cucitevi la bocca

Probabilmente era inevitabile, ed è accaduto.

Il Coronavirus ha bussato alle porte di casa nostra. Secondo alcuni non ha dovuto neanche bussare, perché la porte era, ed è, rimasta, aperta.

In compenso, siamo sempre  molto attenti alle polveri sottili…..

Tuttavia, non è questo il momento di fare polemiche strumentali, o, peggio, sciacallaggio.

Per una prima, sana, riflessione però sì..

Perché, va bene tutto, ma leggere sugli organi di informazione mainstream (cito, a caso, “La Stampa” del 22.02.2020; Le strutture ci sono, servirebbero più posti letto. Ma se il numero di infezioni aumenta rapidamente il sistema attuale potrebbe anche non reggere“, oppure sentire da parte di qualche  opinionista che, a pericolo scampato. “andrà aperta una riflessione sui piccoli ospedali“, no, questo proprio no.

Ma come? Prima tagliano, e da decenni, il SSN; chiudono gli ospedali grazie alle revisioni sulla sostenibilità del debito (la famigerata spending review); spazzano via i punti di primo soccorso in favore dell’ospedale “unico”; incentivano la fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala; impongono ai Presidenti di Regione di avere come obiettivo gestione il taglio dei posti letto, e poi, tutto di un tratto, si svegliano (ma buongiorno…..) e si accorgono che contro le pandemie v’è solo la sanità pubblica?

E proprio adesso che ci avevano quasi convinto che dovevamo fare i compiti a casa, che decenni di avanzo primario erano una necessità e che i parametri di Maastricht sono stati dettati a Mosè sul Monte Sinai direttamente da Dio….

Volevate i tagli? Adesso cucitevi la bocca.

Oppure dite, chiaro e tondo, che il Governo è impotente e non può far nulla senza chiedere permessi esteri, dall’allargare i cordoni della borsa, al dichiarare le emergenze.

Perchè è per l’effetto dei vincoli esterni che, come riportano le cronache, nessuno può dare il cambio a 5 infermieri in turno presso l’ospedale di Codogno. Non c’è abbastanza personale. L’Italia ha un rapporto infermieri per 1000 abitanti tra i più bassi d’Europa. Gli ospedali sono stati decimati, dal virus della spending review, passando da 1.165 del 2010 ai 1.000 del 2017 (-14,6%) I medici erano  244.350 nel 2010, 242.532 nel 2017, e via calando…….
Quanto ai posti letto in rianimazione (perché sì, con il coronavirus si va in rianimazione…) dal 1980 al 2013 (e dopo? boh…) sono passati da 920 a 275 per 100.000 abitanti.

Il Coronavirus come la peste manzoniana allora?  Una “scopa” che spazzarà via, provvidenzialmente, la stoltezza e l’egoismo del liberismo privatistico? Chissà…..

Quel che è certo è che in molti dovrebbeno oggi portare una mascherina, ma non per proteggersi dal virus, ma  per non farsi riconoscere per strada……

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Letture consigliate

Carraro-Quezel. Salute S.p.A. La sanità svenduta alle assicurazioni. Il racconto di due insider Chiarelettere. 2018. Per la recensione del libro clicca qui.

 

 

 

 

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